• ART,  CULTURA

    Dipinti dell'artista April Kamunde

    Aprile Kamunde, un artista nato a Nairobi, si immerge nel mondo degli oli, realizzando abilmente dipinti che tessono intricate narrazioni di significato personale. Attingendo dalle proprie esperienze di vita, L'arte di Kamunde trascende i confini dell'individuo e attinge al collettivo, con l'obiettivo di innescare dialoghi significativi. Nelle sue recenti attività artistiche, approfondisce il concetto profondo di riposo, visto attraverso una lente femminista. L'ispirazione dietro l'esplorazione del riposo di Kamunde deriva da una profonda stanchezza, istigato dal tumultuoso impatto della pandemia e dall'incessante ricerca del successo e della realizzazione in un mondo in continua evoluzione. Nella vibrante e frenetica cornice di Nairobi, una città perennemente in movimento, queste sfide…

  • ART

    Illustrazione di Prudence Flint

    Esplorare le profondità dell'esistenza: I ritratti dipinti a olio di Prudence Flint catturano l'isolamento e la cura di sé nel vibrante regno dell'arte, dove l'immaginazione si intreccia con la realtà, L'artista di Melbourne Prudence Flint emerge come un profondo narratore. Attraverso i suoi tratti magistrali e l'uso evocativo dei colori ad olio, Flint si è affermata come una virtuosa nel catturare l'essenza dell'esistenza all'interno degli spazi liminali familiari ma enigmatici che tutti attraversiamo. Il viaggio artistico di Flint approfondisce i temi profondi dell'isolamento, automedicazione, e la bellezza enigmatica che si trova nell'ordinario. Con ogni ritratto meticolosamente realizzato, invita gli spettatori in un viaggio contemplativo, spingendoli a esplorare le profondità delle proprie emozioni ed esperienze.…

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    Oil Paintings by Gregory Jacobsen

    “I paint figures, focusing on the little bits that obsess me…a little flab hanging over a waistband, ill-fitting shoes, overbites, noses, denti, and flesh. Either through portraiture or busy tableaux, I create a world and vocabulary of characters that live and embrace their so-called faults. Nel corso degli anni, this work has developed into piles that are corpulent and visceral stand-ins for characters. Meat, junk, pasties, and genital-like fruit and vegetables are constructed into heroic yet pathetic towers. These piles also act as a sort of forensic evidence and cataloging of awkward sex, gross gluttony, ridiculous masturbation rituals, and endless humiliation and failure.” – Gregory Jacobsen